Quando in un’azienda attiva dalla mattina alla sera i consumi notturni risultano pressoché gli stessi rispetto a quelli diurni, qualche attività o macchinario potrebbe essere all’opera a nostra insaputa e in maniera del tutto improduttiva.
Dai dati raccolti dal nostro servizio di monitoraggio, un’azienda specializzata nella produzione di porte è riuscita a scovare un inspiegabile, all’apparenza, consumo di circa 20 kWh nelle ore notturne e nei giorni di chiusura. Il passo successivo era capire a cosa fosse dovuto questo valore; la visita tecnica degli ingegneri dell’ufficio tecnico è servita proprio a questo scopo.
Un errore di regolazione della temperatura
I nostri ingegneri hanno infatti riscontrato una contraddizione fra il set point di 12 gradi per la notte e di 21 gradi per il giorno dichiarati dall’azienda e quello effettivo: dal sopralluogo, dopo alcuni chiarimenti e un’attenta analisi, è emerso che una modifica manuale della temperatura da parte di un singolo dipendente avrebbe sovrascritto la precedente configurazione dell’impianto, portando a 21 gradi il set point notturno.
I consumi oggi
Dopo il nostro intervento e l’adozione di un controllo centralizzato della temperatura, regolata su 12 gradi nelle ore notturne, l’energia assorbita in questa fascia, a parità di condizioni climatiche, è crollata drasticamente nei giorni successivi alla visita, come è possibile vedere dai dati di consumi orari disponibili sull’area personale eASY – My eVISO.
La temperatura diurna è invece rimasta impostata sui 21 gradi per garantire ai lavoratori condizioni ambientali ottimali, che oggi, peraltro, grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, nelle giornate soleggiate è possibile ottenere prelevando dalla rete una quantità di energia quasi vicina allo zero.