L’aumento del costo dell’energia è una realtà con la quale imprese e famiglie stanno facendo i conti ormai da mesi. Mentre il Centro Studi Confindustria stima che questo fenomeno comporterà una perdita del PIL dello 0,8%, si moltiplicano sui media le voci di aziende, soprattutto dal settore dell’industria (ceramica, vetro, acciaio, carta), che hanno dovuto cambiare l’organizzazione del ciclo produttivo per limitare i costi energetici, o che sono state costrette a chiudere (QUI alcuni esempi).
Nuove misure contro il caro energia
Con la recente approvazione del Decreto Sostegni Ter sono state varate alcune misure per calmierare il costo delle bollette nel trimestre in corso (QUI il provvedimento in Gazzetta Ufficiale, art. 14-16).
Dopo i miliardi già stanziati lo scorso dicembre a favore delle utenze domestiche, questi interventi sono mirati a sostenere il mondo delle imprese e comprendono:
- Cancellazione degli oneri di sistema per tutte le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico (resa operativa dalla Delibera ARERA 35/2022/R/EEL)
- Per tutte le imprese energivore che hanno dovuto sostenere un costo al kWh più alto di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019, un contributo sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese per l’energia consumata
- Attivazione di un meccanismo di compensazione temporaneo dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022 sul prezzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: i produttori dovranno versare i propri extraprofitti, ovvero la differenza fra l’attuale prezzo dell’energia, legato alle quotazioni mai così alte del gas, e il prezzo medio fino al 2020.
Gli effetti del caro energia sugli operatori
Gli operatori del settore energia che, come eVISO, acquistano energia sul mercato elettrico per rivenderla all’utente finale si trovano invece a dover sostenere costi quintuplicati rispetto al primo semestre dello scorso anno, a fronte degli stessi margini. Una situazione che ha portato alcune società a comunicare ai propri clienti l’impossibilità di continuare ad acquistare energia. Gli utenti si sono quindi ritrovati da un giorno all’altro senza il proprio fornitore, né alcuna indicazione sulle nuove condizioni contrattuali.
In questi mesi, il lavoro di gestione del credito e delle garanzie svolto in maniera oculata dal Dipartimento Amministrazione, Finanza e Controllo, ci ha permesso di ottenere la conferma del rating A3.1 (leggi QUI). Affrontiamo quindi questo momento con la solidità necessaria per stare sul mercato in questo momento complesso e continuare a fornirvi il nostro servizio.
Efficienza energetica: la strada da seguire
Fin dall’inizio di questa tendenza al rialzo abbiamo provveduto ad aggiornarvi sulla situazione in corso e a ricordarvi tutti gli strumenti elaborati e sviluppati da eVISO che possono aiutarvi a contenere i costi: dal programma di monitoraggio, ai casi di assistenza tecnica volti all’efficientamento energetico raccolti in questi anni, alla vostra area utente eASY – My eVISO (Aumento del costo dell’energia: le misure del governo; Costo energia: massima attenzione al risparmio energetico).
Come abbiamo già ricordato più volte, la strada da seguire sia sul breve che sul medio e lungo termine è quella dell’efficienza, eliminando ogni spreco e riuscendo a consumare solo l’energia necessaria alla propria attività.
Con un costo dell’energia al kWh a livelli storici, mai come oggi più energia si risparmia e più è possibile attenuare il costo della bolletta.
Con i nostri consulenti, il nostro Ufficio Tecnico e il nostro Servizio Clienti siamo a disposizione per offrirvi tutta l’assistenza necessaria per affrontare al meglio questa situazione, aspettando che la primavera porti con sé un’inversione di tendenza.