Con l’abbassamento delle temperature, i consumi di energia tendono ad aumentare in maniera inversamente proporzionale: lo si vede molto bene nel grafico di questo report elaborato da eVISO sulla base dei dati raccolti dai sensori di monitoraggio.
L’impatto del riscaldamento sulla bolletta
Il cliente in questione ha tenuto spento il riscaldamento a pompa di calore durante le prime tre settimane di novembre: in questo periodo i picchi massi raggiunti sono stati di circa 20 kW (ridotti a 2 kW durante la pausa pranzo).
Con l’accensione del riscaldamento a partire dall’ultima settimana di novembre, la base di consumo è salita a 36 kW e a circa 10-12 kW durante la pausa pranzo.
Per tutto l’orario lavorativo, pausa pranzo compresa, i consumi sono quindi aumentati di circa 10 kW. Moltiplicando questo dato per le 10 h in cui la pompa di calore rimane accesa per il costo medio unitario della bolletta di circa 0,45 €/kWh si ottiene la spesa aggiuntiva in bolletta:
10 [kW] * 10 [h/gg] * 0,45 [€/kWh] = 45 €/giorno = 900 €/mese
Un semplice ma efficace consiglio per risparmiare
Il riscaldamento ha quindi inciso per quasi la metà dell’intera bolletta. È quindi importante provare a ridurre questi consumi laddove possibile; il consiglio dei nostri ingegneri durante la visita tecnica è stato quello di spegnere la pompa di calore durante le due ore di pausa pranzo.
Questa semplice azione può portare a un risparmio di circa 9 € al giorno, ovvero di 180 € al mese, che equivalgono a quasi il 10% dell’intera bolletta.
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