La eVISO GO 21019 è stata un successo: circa 420 persone hanno contribuito alla causa della giornata, e 375 hanno preso parte alla camminata per le vie di Saluzzo, per scoprire le bellezze cittadine alla vigilia del mese di START, dedicato a Storia Arte e Cultura.
“Abbiamo ricevuto ottimi riscontri positivi dai partecipanti, che hanno gradito tutti gli aspetti della giornata: l’organizzazione, la parte culturale artistica, gli accompagnatori, le animazioni e le degustazioni” spiega Marco Jorio, Team Marketing eVISO.
“Alla prova del secondo anno il format ha avuto la conferma di gradimento coinvolgendo un pubblico eterogeneo per età e provenienza. un forte ringraziamento a tutti coloro che hanno fornito prodotti o il loro tempo per la riuscita della manifestazione.
I fondi destinati al FAI per l’antica fonte dei Marchesi di Saluzzo
Uno dei valori aggiunti della giornata è senz’altro il fatto di aver aiutato ad accendere i riflettori sul progetto del FAI per la valorizzazione di un bene storico della collina saluzzese: la quota di iscrizione sostiene il progetto della Delegazione FAI Saluzzo “Puntiamo i riflettori” che ha scelto come bene da valorizzare l’antica fonte dell’orto-giardino del castello dei Marchesi di Saluzzo, che si trova nella Vigna Ariaudo, destinata a diventare parco pubblico.
“Il Fondo Ambiente Italiano intende unicamente accendere i riflettori per lasciare a chi di competenza lo studio dei migliori percorsi di restauro – ha detto il professor Marco Piccat, capo Delegazione FAI di Saluzzo. “Il giardino che attornia la fonte, come i filari degli alberi secolari, le tracce delle antiche murature e i segni della strada che la legava alla piazza della Castiglia, permetterà a tutti di recuperare la dimensione naturale ed ambientale che tutelava e proteggeva l’antico borgo superiore saluzzese. I mattoni rossi, come tutta la struttura che la delimita, gli archi a piano terra come le pareti della “stanza” al primo piano, la legano d’immediato alle tante costruzioni del centro storico, di cui appariva anticipo o segnava l’ultimo baluardo”.