Cosa c’entrano i “giorni della merla” con il risparmio energetico? Si tratta degli ultimi tre giorni di gennaio, i più freddi dell’anno secondo una leggenda, e dunque quelli in cui il riscaldamento di case e aziende raggiunge i massimi livelli. Climatizzazione e riscaldamento celano sprechi proprio dietro l’angolo: anche in questo gennaio 2020 il rischio di sperperare kWh è alto, ma i sensori di monitoraggio eVISO sono sempre in funzione per evitarlo!

I giorni della merla

Oggi vi raccontiamo il caso di un cliente a cui abbiamo fatto notare delle anomalie verificatesi tra il 21 gennaio e il 14 febbraio 2019, periodo nel quale il consumo era nettamente più alto di quello dei giorni precedenti. Il cliente ci ha fatto presente che aveva dato il compito ad un dipendente di aumentare le ore di funzionamento del riscaldamento, per via dell’avvicinarsi dei cosiddetti “giorni della merla”, che sono i più freddi dell’anno. Le indicazioni prevedevano di tenerlo acceso tutto il giorno per un massimo di tre o quattro giorni, monitorando sempre l’andamento delle temperature.

Una dimenticanza davvero costosa

Il dipendente, tuttavia, ha sì acceso manualmente l’impianto, ma l’ha riportato al suo funzionamento automatico solo il 15 febbraio, lasciandolo attivo alla massima potenza per 25 giorni. Questa dimenticanza, oltre all’aumento generale dei consumi, ha anche portato all’incremento del picco massimo mensile, ed è costata al cliente circa 800 euro.

Programmare l’impianto è l’unica soluzione

In casi come questi è conveniente agire direttamente sulla programmazione automatica dell’impianto ed evitare quindi il passaggio al funzionamento manuale, così da scongiurare problemi e costi corposi dietro a qualche dimenticanza.